Hai ereditato un immobile non conforme? Ecco cosa fare

Quando si eredita un immobile, può capitare (e spesso accade) che l’immobile in questione non sia completamente in regola con le normative urbanistiche ed edilizie. Come si può procedere in questi casi?

Se l’erede ha ricevuto l’immobile in buona fede e non era a conoscenza delle irregolarità presenti, può far valere la propria buona fede? Il reato di abuso edilizio può essere imputato anche all’erede? Vediamolo insieme.

Considerazioni preliminari

Innanzitutto, va detto che il legislatore italiano, sebbene proibisca la vendita o la donazione di immobili abusivi, non adotta lo stesso rigore per i beni immobili abusivi caduti in successione. Questa lacuna normativa è dovuta alla natura della dichiarazione di successione.

È importante ricordare che per ricevere un immobile in eredità è necessario presentare la dichiarazione di successione. Questo documento ha scopi essenzialmente fiscali e non richiede verifiche urbanistiche né la conferma che l’immobile sia conforme alle normative vigenti.

In pratica, ciò significa che ereditare un immobile abusivo o con interventi realizzati in difformità dalle autorizzazioni previste non è un’eventualità così rara.

L’abuso edilizio si trasferisce all’erede?

Fortunatamente, la legge italiana prevede il principio stabilito dall’articolo 27 della Costituzione, secondo cui “la responsabilità penale è personale”.

Questo implica che, in caso di immobile abusivo ereditato, l’ordinamento italiano non può condannare l’erede per tale reato, poiché questi, pur essendo diventato proprietario dell’immobile, non è stato l’autore materiale dell’abuso né ha potuto commissionarlo.

Tuttavia, sarà responsabilità dell’erede dimostrare che l’immobile gli è pervenuto già in condizioni “illegittime”, magari attraverso la produzione di foto storiche del luogo o delle planimetrie, se disponibili.

I problemi in caso di più eredi

La faccenda si complica nel caso in cui ad ereditare l’immobile fossero più eredi. In tal caso infatti, come affrontato da una importante pronuncia della Cassazione a Sezioni Unite, la sentenza n. 25021\2019, la comunione ereditaria formatasi a seguito dell’eredità non solo non potrà essere sciolta in alcun modo, né attraverso l’unanime volontà degli eredi né attraverso una sentenza di un giudice, ma non potrà nemmeno essere oggetto di compravendita stante il divieto di commercializzare un immobile abusivo.

Dunque, ’unica strada che residua in tal caso, oltre alla possibilità di continuare a utilizzarlo nello stato in cui è, sarebbe quella di sanare l’abuso. 

 

 

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